VIDEO PRODUZIONI
WEDDING – VIDEO MATRIMONIO
Mi piace raccontare una storia.
La storia dei due amanti, con i loro sguardi, respiri, emozioni e tutto ciò che accade nel giorno più bello.
Dalla produzione video a quella fotografica, fino all’ animazione con ritratti diretti in camera oscura. Contattami per ogni informazione o preventivo: info@atelierdellafotografia.it
VIDEO PROMOZIONALI
I video rappresentano un canale di comunicazione espressivo ed efficace per ogni genere di attività, in particolare per il marketing online.
In un team di professionisti offriamo servizi professionali di ripresa video, montaggio video e post-produzione.
Ogni prodotto è studiato su misura, dalle musiche alla regia, per ottenere strumenti comunicativi in grado di adattarsi alle diverse esigenze di comunicazione.
Realizzamo video istituzionali, video storytelling, video pubblicitari, spot pubblicitari, video industriali, video di prodotto, brevi documentari e cortometraggi.
VIDEO MARKETING per social networks
Progettiamo e realizziamo spot pubblicitari e in attività di video marketing per la promozione della tua azienda, del tuo marchio, del tuo prodotto.
Il social video marketing trasmette messaggi e valori attraverso cortometraggi, livestream e storie. Con la giusta strategia, anche le piccole e medie imprese con un basso budget possono essere competitive.
SURREALISMO
Ironia, costruzione, sorpresa. La dimensione fantastica, onirica, è ideale per trasmettere messaggi forti, superando la dimensione del reale per rivelare verità nascoste.
In questo percorso musica e movimenti sono strettamente legati e si compensano con equilibrio. L’ idea è sempre la base di ogni volontà che voglia andare oltre gli schemi.
VIDEO INTERVISTE
Ritratto di matrimonio
” Il Ritratto di Matrimonio lo intendo come un momento unico, qualcosa di speciale che non sia semplicemente una prova documentata.
Il mio prodotto, che seguo interamente dallo scatto alla stampa nel mio laboratorio personale, rappresenta questa convinzione. Sono un artigiano ed ho scelto la pellicola come metodo di lavoro, una volonta’ dettata dalla passione. Ritengo che la profondita’ della pellicola sia ineguagliabile e che la conseguente stampa manuale contribuisca ad ottenere un lavoro unico, un prodotto adeguato ad un giorno cosi’ speciale.
Questa e’ la mia scelta professionale.”
Davide Rossi
Caratteristiche del servizio fotografico
– ripresa fotografica a pellicola con fotocamere piccolo formato, medio formato, grande formato fino al 20x25cm
– sviluppi e stampa realizzati a mano in camera oscura
– stampa Fine Art eseguita a mano sia per il colore che per il bianco e nero
– album fotografico preparato a mano
– lavoro totalmente artigianale, no fotoritocco, no stampa minilab o industriale
– certificazione finale e garanzia a vita
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RIVERSPECTIVE
fotografi osservati dal Po
Il mio Polesine mi ha visto crescere, ribellarmi attraverso la fuga ed accettare la realtà con il ritorno, nascosto dietro strane fotocamere a volte ritraggo alcuni momenti del grande fiume, re incontrastato e immortale della pianura, le mie visioni racchiudono timori e speranze, stupore e meraviglia, nostalgia e anche vergogna per la capacità umana di disprezzare l’ambiente inquinandolo e lasciandolo poi in totale abbandono.
Non c’è alternativa alcuna se non la convivenza reciproca, rispettare il fiume e guardare avanti, verso il futuro, senza dimenticare la nostra storia.
Davide Rossi
I dieci fotografi che hanno preso parte al progetto
Alessandro Bonini, Anna Bennasciutti, Davide Rossi, Maikel Bononi, Marcello Zappaterra, Matteo Albertin, Matteo Barbon, Matteo Migliazzi, Silvio Gianesella, Stefano Toso
Libro acquistabile presso BLURB
10 fotografi, un fiume, un libro… Riverspective!
In quei giorni mi trovai a transitare per caso sull’argine del grande fiume con Alessandro, ci stavamo muovendo per motivi di lavoro.
La luce del sole era particolarmente pulita, la perturbazione atlantica aveva spolverato l’atmosfera e i raggi taglienti del sole evidenziavano ogni dettaglio del paesaggio a tal punto da renderlo tridimensionale, lo spettro della luce visibile sembrava essersi improvvisamente allargato.
Fotograficamente il Po rappresenta un paesaggio in continuo cambiamento, il mondo naturale e quasi primitivo all’interno delle sue sponde, indomabile vive in un tempo parallelo, di fronte a questo fenomeno ancora una volta i miei occhi si riempirono di stupore, la recente piena offriva scorci inediti.
Le golene allagate, i tronchi ammassati, gli specchi d’ acqua luccicanti, la vegetazione sommersa, restituivano una sorprendente interpretazione fotografica del fiume, ci organizzammo in gruppo per fare un’ escursione.
Bastò la voglia di vedersi e fotografare per radunarci in dieci, dieci visioni diverse, dieci storie di vita vissute sul fiume, dieci tecniche fotografiche personali.
Non era importante rincorrere il corso del fiume nella sua lunghezza, la nostra non voleva essere una documentazione illustrata, ma bensì un punto di vista dettato da uno stato emotivo, cercare il respiro del Po, comprendere la vita al suo interno, scovare i suoi segreti.
Durante la nostra passeggiata complicata da attrezzature e strumenti fotografici, ce ne siamo accorti tutti, il Po ci osservava.
RIVERSPECTIVE
Le immagini che riguardano il mio lavoro per Riverspective, sono tutte state realizzate su pellicola 10x12 e sono state poi sviluppate e stampate a mano secondo il sistema zonale su carta fotografica fotosensibile alla gelatina d'argento.
Ho voluto imprimere al mio lavoro un' atmosfera quasi fiabesca, mantenendo un basso contrasto in "low-key" e virando le stampe in "sepia toner". Sono partito proprio con questa intenzione fin dall'inizio, sono molto soddisfatto del risultato ottenuto e del progetto d' insieme, con questa opportunità mi sono ancora una volta avvicinato al Po senza annoiarlo.
Il Po nella sua Monument Valley
Il fiume Po rappresenta una immensità.
Storica, naturale e culturale.
Queste immagini eseguite sfruttando la tecnica fotografica del Sistema Zonale, sono state realizzate dal 2004 al 2012, rappresentano una visione caratterizzata da pellicola e camera oscura. Le stampe, tutte eseguite a mano su gelatina d'argento, contengono una profondità ineguagliabile, cosa che il monitor non può interpretare.
Davide Rossi
Che cos’e’ il ritratto
E’ una rappresentazione di un soggetto umano ed il termine si riferisce propriamente ad un’opera artistica.
Il ritratto non puo’ essere una riproduzione precisa della realta’, dalla pittura alla scultura, dal disegno alla fotografia, esso risente della sensibilita’ dell’artista che lo realizza, il quale lo interpreta secondo la propria visione e in relazione alla capacita’ e preparazione tecnica acquisita.
Un caratteristica molto importante, che lo colloca tra i generi fotografici piu’ interessanti, e’ senz’altro l’opportunita’ di indagare sulla condizione umana osservata sotto l’aspetto fisico e psicologico, ma anche attraverso le mode e usanze.
Un ritratto ferma il tempo
Il ritratto e’ una delle forme espressive piu’ complesse e piu’ impegnative della fotografia, se affrontato seriamente richiede delle vere e proprie sessioni per lo studio del soggetto.
Questa filosofia operativa ci consegna ancora oggi momenti indimenticabili con immagini che mostrano soggetti strappati al tempo e che vivono immutati quel frangente, magari in un quadro appeso in casa.
L’esperienza mi ha insegnato che il soggetto puo’ diventare un universo di emozioni se messo a proprio agio, per questo prediligo le situazioni naturali, momenti di vita quotidiana sottratti al passare del tempo.
Fratta Carbonara – Van Dick Prints
Una visione fotografica storica
Un teatrale tuffo nel passato al tempo della Carboneria Italiana viene celebrato ogni anno a Fratta Polesine, in ricordo della tragica vicenda del banchetto di S.Martino nel 1818.
In un Polesine occupato dagli Austriaci, alcuni esponenti della locale Carboneria nel giorno di S. Martino del 1818, organizzarono un banchetto in nome dell’Italia unita, indipendente e repubblicana.
Una volta venuti a conoscenza dell’attivita’ e scoperto il luogo dell’incontro, gli Austriaci iniziarono una dura repressione che condusse i patrioti nelle carceri veneziane.
Le immagini pubblicate provengono da stampe autentiche realizzate nel novembre 2012 attraverso la ricetta originale della stampa Van Dick, tecnica risalente alla meta’ del 1800.
Le fotografie sono state originariamente ottenute con una fotocamera a pellicola, sono poi state trasportate su una pellicola 20×30 e stampate su cartoncino con l’ausilio della chimica e dei raggi UV necessari ad impressionare il cartoncino a contatto diretto con il negativo.
La mia visione personale ambiva a interpretare la vicenda il piu’ possinbile vicina al periodo storico in questione, nel suo dramma e nella sua originalita’.
Davide Rossi
ZONE LIMITROFE
Limitrofo, in genere riferito a zone geografiche o territori, significa confinante, adiacente, situato immediatamente oltre i confini.
Le mie ZONE LIMITROFE parlano di territori oltre i confini della mente, spazi quasi immaginari che mostrano resti, scheletri di acciaio, viscere di architettura come quinte scenografiche abbandonate.
La luce è soggetto e protagonista, irrompe nelle tenebre con una forza ancora più grande grazie alla totale oscurità, che svela con timidezza angoli e spazi nel buio lontano ai limiti della visibilità, oltre lo sguardo, ambienti dimenticati utili solo a rivelare l’energia raggiante, una forza misteriosa e viva.
La Tecnica
Sono uno sperimentatore della fotografia a tutto campo, sono artigiano e autore di tutte le mie immagini, fotografo con ogni mezzo, sviluppo in tutti i metodi e stampo seguendo le tecniche più interessanti e complicate della storia della fotografia.
ZONE LIMITROFE è un progetto che si riassume in pochi termini, pellicola, sistema zonale, carta fotosensibile alla gelatina d’argento.
Ho usato fotocamere grande formato e pellicole interpretate e sviluppate in modo da ottenere dei neri misteriosi, ma sempre ben presenti e delle luci in grado di abbagliare, ma senza cancellare il proprio passaggio.
Grazie alla pratica del sistema zonale e all’uso dei materiali sensibili, ogni singolo scatto contiene nello stesso tempo verità e sogno, sfida e ricerca, pazienza e adrenalina.
In questo tipo di fotografia ogni scatto è calcolato seguendo una rigorosa lettura esposimetrica a zone e ogni pellicola trattata con uno sviluppo su misura, tutto quello che deve apparire nella foto va immaginato prima e tutti i vari passaggi fino alla stampa tra le mani, devono consegnare l’immagine della mente, tutto il procedimento chimico/mentale è necessario per portare chi guarda all’interno della foto stessa, all’interno del proprio pensiero.
Le stampe sono state realizzate su una carta fotografica considerata tra le migliori al mondo, carta fotosensibile ai sali d’argento ORIENTAL non più prodotta, ed il metodo di sviluppo della carta a doppio rivelatore, fornisce immagini dalla qualità e profondità irraggiungibili dalle moderne tecnologie e dalla gran parte dei trattamenti esistenti.
Argento della pellicola e argento di questa meravigliosa carta, riempiono di dettagli la stampa, superando la visione originale data dall’occhio umano.
Curiosità operative
Il diaframma più chiuso: f 64
Il tempo di posa più lungo: 90 minuti
La pellicola meno sensibile: iso 3
La giornata con più foto: 6 scatti
L’inquadratura più veloce: 8 minuti
Numero scatti di prova: 0
Numero scatti doppi: 0
Fotografie sbagliate: 4 Motivi: sottoesposizione, micromosso
Numero autorizzazioni richieste per accedere alle strutture: 0
Escursiomi fallite: 2 Motivi: pizzicati sul posto senza autorizzazioni
Numero arresti: 0
Fughe dal posto: 1
Nero su bianco
Dettagli, trasparenze, pensieri
Mostra personale 2008
Fotografo per vocazione, anticonformista per natura, Davide Rossi vive la fotografia con l’entusiasmo della continua scoperta.
Dettagli, trasparenze, pensieri, “Nero su Bianco” è il frutto di una ricerca personale tesa alla perfezione della forma, oggetti e soggetti rappresentati secondo i contrasti delle luci e dell’ esaltazione mentale dell’autore, tradotti secondo un uso colto del mezzo fotografico attraverso quel linguaggio essenziale e diretto che è la fotografia bianco e nero.
Attratto dall’intramontabile fascino della pellicola, il mezzo unico per tradurre lo studio della luce e delle forme, unito ad una ricerca e ad un’instancabile sperimentazione, Davide Rossi vive la camera oscura come un ambiente particolarmente creativo, nel quale l’ineguagliabile rotondità offerta dalla pellicola unita alle tecniche di stampa su carta fotografica alla gelatina d’argento, sfruttano a pieno il desiderio di espressione personale.
La stampa stessa nella sua raffinatezza, che egli stesso cura insieme al “giusto mix” chimico e alla scelta della carta fotografica più adatta, è elemento di linguaggio.
“Nero su Bianco” simboleggia infatti il momento in fase di stampa in cui in camera oscura, la pellicola attraversata dalla luce dell’ingranditore proietta la propria materia sul bianco supporto della carta fotografica, annerendola secondo le tonalità che vanno dai grigi più chiari fino al nero contenuti nell’immagine negativa.
Apatico a sterili ragionamenti sulle possibilità o non possibilità offerte dalle nuove tecnologie, Davide Rossi è piuttosto orientato alla fotografia più che alla macchina fotografica, ovvero la ricerca individuale della propria visione, in questo la vera tecnologia è la persona stessa la quale si mette in gioco con la propria creatività attraverso la scelta di un mezzo fotografico che gli permetta di esprimersi al meglio, se necessario anche una scatola con un buco (pinhole camera).
Wet Plate Collodion – Ambrotype
Iniziai a studiare il collodio umido nell’anno 2009.
All’ epoca dovetti raccogliere le ricette in vari libri e darmi alla sperimentazione nel poco tempo disponibile. Imparai a farmi qualsiasi cosa, mi scontrai con un sacco di problematiche e a causa di questo, trovai un modo personale di interpretare la tecnica.
Impiegai molto tempo e fatica per iniziare a vedere qualche risultato, praticamente era una ricerca che si basava sulla risoluzione dei problemi.
A fianco la mia prima lastra riuscita, rappresenta una foglia di ortensia appoggiata sul muretto del mio studio, capii in quel momento che quel tipo di fotografia era completamente diverso nella luce e nell’esposizione.
Attualmente realizzare delle immagini al collodio umido è molto facile, esistono gruppi sui social dove è possibile confrontarsi con molte persone, vi sono forum molto tecnici che trattano nello specifico l’argomento e si trovano tutte le chimiche già pronte per l’uso.
Nel caso invece si voglia fare un’esperienza pratica, imparare a conoscere bene le chimiche, a gestire luce e strumenti divertendosi con cabernet e salame, ricordo che esistono i miei workshops…
Davide Rossi
La contemporanetà in una tecnica del 1850
L’ ambrotipia e’ un procedimento fotografico per la realizzazione di immagini su lastre di vetro.
Il procedimento fu brevettato da James Ambrose Cutting di Boston nella seconda meta’ dell’ 800, il nome “ambrotipo” deriva appunto dal nome di Ambrose e dal greco ambrotos, che significa “immortale”. In passato la lastra veniva solitamente inserita in una cornicetta o passepartout d’ottone e montata in una custodia ad astuccio, come gia’ avveniva per il dagherrotipo.
Talvolta gli ambrotipi venivano colorati a mano con tenui colori all’anilina o pigmenti in polvere. La tecnica ha un’alta complessita’ di realizzazione, i materiali vengono preparati in tempo reale ed il soggetto vive in prima persona l’esperienza “magica” del completamento dell’opera in tutti i suoi passi, dal vetro “vuoto” all’immagine sviluppata.
Un vero e proprio salto nel tempo anche grazie alle particolari fotocamere grandissimo formato usate per questo scopo.
Un ritratto ai confini del tempo
Un Ambrotipo e' un' immagine che resta per sempre, un ritratto deve sopravvivere al tempo e fermare un' istante della vita, e' qualcosa di molto prezioso che deve raccontare emozioni attraverso gli occhi.
Strumenti, attrezzi, soggetto
Gallery 1
Gallery 2
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Oltre la superficie
“Vedere attraverso” è una curiosità latente rimasta nel bambino che è in noi, fin da quando negli anni trenta le matite di Jerry Siegel e Joe Shuster, tracciavano i tratti di uno dei più famosi personaggi dei fumetti, Superman, il quale metteva a disposizione della collettività i propri super poteri.
Diversi anni dopo, a complicare le cose, ci ha pensato la pubblicità dei mitici occhialini X RAY, i quali promettevano indimenticabili scorci oltre i vestiti, oggetti che ognuno di noi ha rischiato di comprare.
In maniera più cosciente, cercare di vedere attraverso oggetti e soggetti con la fotografia X RAY, rappresenta un modo nuovo di scoprire un paesaggio mai visto prima, dove la natura appare sempre perfetta, quasi sensuale, mentre gli oggetti costruiti dall’uomo, difettosi, incompleti, a volte inutili.
Vedere l’invisibile non è forse una delle motivazioni più forti che spinge a sollecitare la mente del fotografo?
Acquistare le stampe delle immagini pubblicate è molto facile, è sufficiente cliccare sul link e andare nella sezione apposita nella quale è possibile scegliere la foto ed il formato.
Tutte le stampe sono realizzate secondo il metodo FINE ART e sono vendute con certificazione e firma dell’autore.
AMBROTYPE 1880 | SOLO EXHIBITION + LIVE PERFORMANCE
Cos’e’ AMBROTYPE1880
Una mostra personale di Davide Rossi, un incontro tra amici e curiosi, una performance live nella quale si potrà osservare la preparazione dell’intero procedimento ottocentesco, la messa in posa del soggetto e la camera oscura, il rito del ritratto tra magiche alchimie e strani accessori fotografici.
Dove e quando
La location della mostra e performance è la splendida Sala degli Agostiniani, ex convento settecentesco dei frati Eremitani di Sant’Agostino, situata in Piazza Giacomo Matteotti, a Polesella, Rovigo.
Inaugurazione mostra sabato 7 dicembre 2013 alle ore 17 con performance dal vivo.